Global Network of Learning Cities

Viviamo in un mondo in rapida evoluzione, dove vengono continuamente ridefiniti norme sociali, economiche e politiche. Studi antropologici e sociali hanno dimostrato che i cittadini che acquisiscono nuove conoscenze, abilità e attitudini in una vasta gamma di contesti, sono meglio attrezzati per adattarsi ai cambiamenti sociali e ambientali. L’apprendimento permanente e l’idea della società conoscitiva, hanno, quindi,  un ruolo vitale da svolgere nella fase di transizione della nostra generazione verso società  vermante sostenibili.

Poiché l’idea di “imparare per tutta la vita” è una caratteristica essenziale di sopravvivenza dell’umanità ed è profondamente radicata in tutte le culture, l’UNESCO nel 2015 ha istituito una Global network of learning cities , una rete di comunità e di città di apprendimento. Anche se il concetto ha una solida base nelle regioni sviluppate, esso si sta rapidamente rafforzando anche nei Paesi in Via di Sviluppo e oggi 294 città in 76 Paesi fanno parte della rete.

Gli obiettivi della Global network of learning cities sono:

  • promuovere l’apprendimento dalla scuola di base agli studi universitari;
  • rivitalizzare l’apprendimento nelle famiglie e nelle comunità;
  • facilitare l’apprendimento nei luoghi di lavoro;
  • estendere l’uso delle moderne tecnologie per l’apprendimento;
  • migliorare la qualità e favorire l’eccellenza nell’apprendimento;
  • coltivare una cultura dell’apprendimento per tutta la vita.

Ogni tre anni le città che fanno  parte del Global Network of Learning Cities (CNLC) si riuniscono per condividere sfide, soluzioni e buone pratiche per promuovere l’apprendimento permanente nei rispettivi paesi. Nel 2021 la quinta Conferenza Internazionale si è svolta a Yeonsu (Repubblica di Corea) dal 27 al 30 ottobre e nel corso dei lavori è stata adottata la “Yeonsu Declaration for Learning Cities –  Building healthy and resilient cities through lifelong learning”.

Il bando per entrare a far parte della Rete Mondiale delle Learning Cities viene pubblicato dall’UNESCO ogni due anni. La Commissione Nazionale per l’UNESCO di ciscun paese può sottoporre all’UNESCO Global Network of Learning cities | Institute for Lifelong Learning fino a tre candidature.

La Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Fermo  ha pubblicato la traduzione in italiano di alcuni importanti documenti dell’UNESCO, tra i quali  Learning City e OSS e una breve descrizione delle caratteristiche di una Learning City

Nel 2017 il Comitato scientifico del Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre ha organizzato il convegno internazionale dal titolo “Learning City and Cultural Diversity”, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, e in quella occasione sono state presentate le Linee Guida per costruire una Learning City, traduzione in italiano del documento dell’UNESCO Global Network of Learning Cities. La traduzione del documento è stata curata da Raffaella Leproni, Professore Aggregato di Lingua e Traduzione Inglese presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre e membro del Comitato scientifico del progetto Learning Cities.

Nell’ottobre 2018 l’UNESCO ha lanciato una serie di video tutorials, destinati ai decisori politici, agli amministratori cittadini, ai pianificatori urbani, agli esperti di educazione, che danno un’idea di come si possa costruire una learning city di successo.

Nel 2015 è stato istituito l’UNESCO Learning City Award, con l’obiettivo di incoraggiare e premiare i progressi compiuti nello sviluppo di “città che apprendono” in tutto il mondo. Il Premio viene conferito alle città che raggiungono requisiti eccezionali nella promozione dell’apprendimento permanente attraverso la realizzazione degli obiettivi suddetti.  Il prossimo Learning Cities Award sarà conferito in occasione della sesta Conferenza Internazionale che avrà luogo nel 2024.

Città italiane nel network:

  • 2016 Torino
  • 2018 Fermo
  • 2019 Palermo
  • 2020 Lucca
  • 2020 Trieste
  • 2022 Reggio Calabria