Opificio e villaggio operaio di Crespi D’Adda


Nel 1875 l’industriale tessile Cristofero Benigno Crespi acquistò un appezzamento di terreno sul fiume Adda per realizzarvi un mulino e una residenza multifamiliare per operai. La configurazione urbanistica, opera dell’architetto Ernesto Pirovano, è basata sui principi geometrici: la strada principale lo divide in due parti: il quartiere residenziale e la fabbrica. La fabbrica è un edificio ampio e compatto, con decorazioni medievaleggianti. La chiesa, disegnata da Luigi Cavenaghi, si ispira al Bramante, mentre il castello della città, disegnato dal Pirovano, è in orme neogotiche. Nel 1929 a causa della profonda crisi economica e della politica fascista, l’iniziativa fallì e il villaggio venne venduto.

Lombardia